Tre maestri
In una classe di scuola elementare, con bambini di diverse estrazioni sociali, per tre giorni si alternano tre diversi maestri: un comunista, un liberista e un liberalsocialista.
Il maestro comunista
Il primo giorno, quando è ora della merenda, i bambini tirano fuori ciascuno la propria. I bambini ricchi hanno merende confezionate o di pasticceria, quelli meno ricchi la focaccia del panettiere o preparata in casa dai genitori, purtroppo poi qualche bambino non ha niente.
Il maestro comunista, notando questa sperequazione, interviene. Sequestra tutte le merende, le divide in parti uguali e identiche e le ridistribuisce ai bambini.
Qual è il risultato? Tutti i bambini hanno la stessa identica merenda, uguale per tutti. Ma in realtà pochi sono contenti, la maggior parte è triste perché comunque non ha quello che voleva o che gli piaceva. Al punto che anche alcuni bambini meno ricchi si sono ritrovati magari con una quantità maggiore di cibo, ma non del loro gusto. I bambini poveri, che non avevano niente, così almeno hanno qualcosa da mangiare. Chi aveva molto ora ha meno. Questa è l’uguaglianza paritaria.