Un faro per l’Europa unita!

Un faro per l’Europa unita!

La guerra di Crimea (1853-56), a cui partecipò anche il Regno di Sardegna, è un momento fondamentale per la storia del Delta del Danubio, della Romania e dell’Europa tutta.

Il congresso di Parigi del 1856 sancì infatti l’autonomia dei principati di Valacchia e Moldavia (regioni storiche dalla cui fusione nascerà poi la prima costola della Romania unita) e la creazione della Commissione Europea del Danubio.

Questo organismo internazionale, forse il primo che aveva un giurisdizione sovranazionale, aveva lo scopo di garantire la neutralità del Danubio per consentire a tutte le nazioni europee la libera navigazione lungo il grande corridoio paneuropeo. La Commissione Europea del Danubio nasce un secolo prima delle comunità europee (CECA, Euratom e infine CEE) che porranno poi le basi dell’Unione Europea guidata da un organismo che si chiama ancora… Commissione Europea.

La Commissione stabilì la sua sede a Sulina, allora piccolo e remoto villaggio di pescatori sullo sbocco del Danubio sul Mar Nero, che divenne in breve tempo una cittadina internazionale ospitando diplomatici e funzionari da tutta Europa. Ribattezzata appunto Europolis dallo scrittore sulinese Jean Bart per la sua aria cosmopolita, diede i natali al celebre direttore d’orchestra George Georgescu. Fra le altre cose la Commissione stabilì nel 1869 la costruzione del faro di Sulina, all’epoca posto allo sbocco del Danubio sul Mar Nero per indirizzare le navi e oggi, a seguito dell’inesorabile avanzare del Delta, a un chilometro e mezzo dal litorale.

La Commissione venne di fatto sciolta nel 1938, quando uno scarso pittore austriaco iniziò a mettere in pratica la sua particolare idea di unione europea…

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